Candeliere (Λυχνίαν)

candeliere

La luce è un dono. Conserva in sé una dimensione di alterità, proviene dall’Altro, dall’Alto. Noi sappiamo che Gesù è la luce. L’ha proclamato lui stesso. Ciò mi obbliga a prendere posizione. Dove non c’è luce e regna il buio, non ci sono differenze e neanche sfumature: tutto è indistinto, confuso. Nel buio riesco a muovermi solo se conosco a memoria la mia camera. Nel mondo non può funzionare così. Appena esci dalle tue cose più intime, inciampi e cadi. C’è bisogno di verità, di luce. La chiarezza della luce rende possibili le relazioni fondate sulla verità e sull’accettazione delle diversità degli altri. E a sua volta chi è illuminato diviene luminoso per gli altri. Oh quante persone ho conosciute nella mia vita che avevano come un’aura attorno a sé! Erano luminose!

A onor del vero però occorre puntualizzare. Noi non siamo luce! Possiamo sperare solo di essere lampada. Noi facciamo luce solo se siamo accesi di Cristo, dal fuoco del suo amore. La lampada non esiste per sé stessa, né la si accende per renderla più bella. Essa è in funzione delle persone e dell’ambiente da illuminare. Anzi, quando è accesa ci si dimentica di essa, perché ciò che conta è la luce che emana e di cui tutti hanno bisogno.

Io ho l’impressione che quanti hanno “trovato” la luce si dimentichino di quanti sono ancora al buio. Anzi si crogiolano nella loro nicchia, puri e duri, fieri di essere “illuminati”. Al contrario è urgente che la Chiesa oggi torni a sentire la “nostalgia” dei luoghi bui: è stata voluta proprio per far luce nelle oscurità del mondo. Se una casa è buia quando sopraggiunge la notte, non ha senso incolpare la casa; dobbiamo piuttosto chiederci: dov’è la luce? Allo stesso modo, se la società naviga nel buio, non ha senso incolpare solo la società (che poi siamo tutti noi); dobbiamo invece chiederci: dove sono i cristiani? I discepoli sono responsabili del Vangelo, che devono annunciare, vivere, testimoniare. Ma è indispensabile farsi ascoltatori della Parola. Solo così saremo luce da Luce, lampada posta sul candelabro.

E poi – detto fra noi – quand’anche avessimo il fuoco tra le mani e non lo mettessimo sul candeliere, rischieremmo o di spegnerci o di bruciarci presto!

Don Massimo

Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo

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