Nei giorni scorsi abbiamo ascoltato le parole della nuova Legge proclamata da Gesù sulla Montagna. Nei prossimi giorni, coi capitoli 8 e 9, Matteo indicherà come Gesù metteva in pratica ciò che aveva appena insegnato. Oggi la guarigione di un lebbroso poi la guarigione del servo del centurione romano, quella della suocera di Pietro e di numerosi altri malati.
Il lebbroso chiede in maniera strana. Il tema è scottante: “Signore, basta volerlo per essere sanati?” Giunto vicino, dice: Se vuoi, tu puoi sanarmi! Ossia: “Non c’è bisogno di toccarmi! Basta che tu lo voglia ed io sono curato”. Questa frase rivela due cose concrete della società di Gesù: la malattia rendeva impuri, a prescindere; e in secondo luogo portava ad un isolamento sociale. Rivela però anche la grande fede dell’uomo nel potere di Gesù.
Gesù non riesce a non lasciarsi coinvolgere: “Lo voglio! Sii purificato”. Pieno di profonda compassione, Gesù guarisce due malattie. In primo luogo, per curare la solitudine, prima di dire qualsiasi parola, tocca il lebbroso. E lo guarisce dal senso di colpa. Poi cura la lebbra dicendo: Lo voglio! Sii sanato! È un reciproco contagio. Perché era vietato toccare i lebbrosi. Adesso anche Gesù uno di loro!
Però il colpo di scena avviene ora, perché qui Gesù rispetta proprio la legge e lo manda dai sacerdoti come era costume. È una furbata. Il sacerdote avrà dovuto constatare la guarigione avvenuta, altro che contagio! Obbliga le autorità a riconoscere che l’uomo era stato sanato.
Gesù non solo sana, ma vuole che la persona sanata possa vivere con gli altri. Reintegra la persona nella convivenza fraterna. Lo fa anche a costo di non poter più in seguito entrare in città. In Gesù, tutto è rivelazione di ciò che lo abita interiormente! Non solo annuncia la Buona Novella del Regno. Lui ne è un esempio, un testimone vivo del Regno, una rivelazione di Dio. Desidera infine che questo percorso lo facciamo tutti senza scorciatoie per cui impone il segreto.
Il segreto messianico. “Guardati bene dal dirlo a qualcuno” cioè vivi personalmente questo dono e non sbandierarlo come una crociata.
Immagine: Gesù incontra il lebbroso – Mosaico bizantino