Si resta sbalorditi di fronte ad alcune giornate trascorse da Gesù. L’esclamazione di stupore che dal vangelo odierno si leva: “Non abbiamo mai visto nulla di simile!”, io non la pronuncerei di fronte all’entità degli eventi soprannaturali provocati dal Maestro, piuttosto dal suo stile di vita.
Quanto tempo perdiamo! E il tempo perso non si recupera più! Io non ho così paura di comparire davanti al tribunale di Dio a causa dei miei peccati, quanto piuttosto per il timore di sentirmi dire: “O don Massimo, quanto tempo hai perso…”
Perdere il tempo inutilmente. Perché il tempo perso per amore, quello brillerà come diamante di carità. È tutto il resto ad essere uno scandalo. Oggi meditando questo brano di Matteo provo tanta ammirazione per Gesù.
Lui è un maestro nell’accogliere le persone ammutolite dalla vita che hanno imparato a confidarsi a raccontare le proprie emozioni, a parlare di sé, a trovare le parole, illuminati dalla Parola. Ecco lo straordinario che coloro che insultano Gesù non hanno mai visto: persone guarite nel profondo, rese libere dal vangelo.
Ecco, questo occorre dire. C’è tanto lavoro. Ci sono ancora tante persone che non hanno mai visto nulla di simile: un Dio compassionevole, attento al nostro dolore, alle nostre paure, che vede quanto siamo sbandati, che sa quanto dolore portiamo nel cuore. E per di più, per continuare il suo lavoro questo Dio decide di guarire la nostra solitudine inventando la Chiesa sapendo già che in taluni casi avrebbe fatto disastri. Ma lui rischia e si fida ugualmente. Questo siamo chiamati a diventare: non struttura, non organizzazione, ma profezia di un nuovo stile di vita, di un modo diverso di vivere insieme, di crescere e costruire il Regno di Dio.
Dio non toglie il dolore del mondo, ma abita il mondo attraverso uomini e donne che, pur davanti al dolore, hanno accolto, raccontano e vivono giorno per giorno, questo nostro Dio. È ciò che siamo chiamati a fare oggi, diventare la consolazione di Dio per tutti coloro che incontreremo sulla nostra strada. Vedo immensi campi di grano biondeggianti che aspettano lavoratori che credano in tutto ciò.
C’è bisogno di operai. Siamo in pochi.