Patrono dei parroci

Il monumento denominato La Rencontre ad Ars

«E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!»

Questa frase del vangelo di oggi, festa del Curato d’Ars, mi ha suggerito di ricordare il protettore di noi parroci. Comunica l’assillo e l’ansia pastorale che visse questo santo.

Francia. Rivoluzione. Terrore. Il giovane Vianney decide di farsi prete ma la natura, o forse il buon Dio, non l’ha dotato di particolari talenti. La capacità di studio per esempio era molto limitata. Ha rischiato di non essere ordinato. Non imparava il latino. Non c’era verso. «Ma almeno l’Ave Maria la conoscete?» lo umiliò una volta un docente. Eppure, la bontà, l’umiltà, la abnegazione, lo zelo pastorale ebbero la meglio sul diavolo. E fu sacerdote per sempre.

Gli affidarono la cura di un piccolo borgo, Ars, che da anni era abbandonato a sé stesso. Già alcuni parroci erano fuggiti. Al solo nome, perfino il giovane Jean-Marie Baptiste tremò per lo spavento. Per un povero paesello senza Dio, il Vianney sarebbe andato bene!

Così il 9 febbraio 1818 l’“inutile” ministro di Dio si mise in cammino. Era stato preavvertito dal Vescovo che avrebbe trovato una situazione religiosamente precaria: “Non c’è molto amor di Dio in quella parrocchia; voi ce ne metterete”.

Il nuovo parroco vi giunse a piedi – percorrendo i trenta chilometri che separavano Ars da Ecully in compagnia della vedova Bibost, che l’aveva accudito durante gli anni in seminario – con pochi bagagli e i libri ereditati da don Balley, il parroco che aveva creduto in lui.

Se il giorno si conosce dal mattino, bell’inizio! Disastroso! Non conoscendo l’esatta ubicazione del villaggio e a causa di una fitta nebbia che s’era diffusa per tutta la campagna, non riuscirono a trovare nemmeno la parrocchia!

Fu quindi necessario al curato chiedere aiuto a un gruppo di giovani pastorelli che vigilava in quel momento sul gregge; in particolare si informò presso uno di loro, tale Antonio Givre, e alla sua risposta proferì la frase che ancora oggi è incisa sul monumento detto “Rencontre”, che ricorda questo incontro fra il sacerdote e il suo primo parrocchiano: “Tu mi hai indicato la strada per Ars, io ti insegnerò la strada del Paradiso”.

Fu proprio così. Per 40 anni il suo confessionale fu meta di migliaia di pellegrini.

Immagine: Il monumento denominato La Rencontre ad Ars

Picture of Don Massimo

Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo

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