C’è proprio una disparità fra Dio e l’uomo. E l’uomo è capace di restaurare un certo equilibrio anche quando pecca. Gesù è venuto a liberare l’uomo dal male. E nel vangelo di oggi è sottolineata questa differenza sostanziale. Il demonio che si lamenta è suggestivo: “Cosa sei venuto a fare? Sei venuto per rovinarci?”
Mi colpisce molto questo Satana, il divisore del cuore dell’uomo che parla, che ha un dialogo diretto con Dio. Gesù lo affronta. Non ne ha paura.
Vedete, oggi si parla poco e male del demonio, soprattutto nei nostri ambienti, e se un predicatore indugia un poco su questi argomenti viene tacciato di medioevo becero e oscuro. Papa Francesco ne parla spesso ma non finisce sui giornali. L’avesse fatto, Benedetto!!! Mamma mia, ecco…il diavolo è sempre in azione, divide e non c’è nessuno che possa sfuggirne.
Non è una caricatura, il Maligno, esiste ed agisce. E lui gode nel fare andare alla malora l’uomo e la sua anima. Ecco allora il Vangelo che ci educa a porci ad una distanza intermedia fra il mondo che irride e nega l’esistenza del demonio e i devoti che gli attribuiscono ogni azione, discolpandosi delle loro responsabilità.
Luca ci insegna che l’uomo è un essere libero e se lo vogliamo, siamo capaci di decidere e di scegliere il bene. La Parola di Dio ci guida nella scelta ed è luce e lampada per il nostro cammino.
Dovremmo saperlo. Mi sconvolge una cosa: noi che abbiamo incontrato Gesù e sappiamo bene chi sia, spesso e volentieri viviamo come non avessimo mai avuto questa possibilità…il demonio che vorrebbe vivere mille e miglia lontano dalla verità di Cristo lo riconosce: “Io so chi tu sei!”
Il diavolo sa chi è Gesù e noi no??????
Immagine: Gesù libera l’indemoniato a Cafarnao, miniatura sec XV, Lione, Biblioteca Comunale