Di presenze angeliche è piena la Scrittura. La Chiesa oggi festeggia i tre più famosi: Michele, Gabriele e Raffaele. Auguri a tutti coloro che portano questi magnifici nomi teoforici. Qualcuno ci guarderà strano: credere agli angeli, che pazzia puerile!
Invece per i credenti è una grande festa dove la Chiesa si pone umilmente in stato di mendicanza. Noi invochiamo addirittura l’aiuto degli angeli e degli arcangeli, dei serafini e dei cherubini perché sappiamo non potercela fare da soli!
E quelli iniziano così (cioè ad illudersi che potranno farcela…) stanno già cadendo nel precipizio. I cristiani sanno di aver bisogno di questi spiriti puri creati da Dio che stanno sempre alla Sua presenza e ci comunicano il suo amore, la sua potenza, la sua forza. Ci accompagnano sempre. Sono i messaggeri.
Michele: nessuno è come lui perché nessuno è come Dio! Infatti, insorge contro Satana e lo infilza, grande difensore degli amici di Dio.
Gabriele ci è più familiare: nessuno è più forte di lui. Stando davanti a Dio, riporta le sue scelte. Ha aiutato Daniele. Ha incontrato Zaccaria. Ha annunciato la nascita.
Raffaele: nessuno guarisce come lui. Una grande guida per Tobia e gli testimonia la bontà e la premura di Dio. Sentiamo di essere in pericolo, attanagliati dalla tenebra? Invochiamo san Michele. Dobbiamo dare o ricevere qualche notizia o capire cosa voglia Dio dalla nostra vita? Ci sostenga san Gabriele. Abbiamo necessità di una guarigione profonda dell’anima e del corpo? Interviene Raffaele. Non abbiamo paura di invocare il loro aiuto!