Il mendicante cieco

mendicante

Questo brano mi ricorda Nicola, un fedele che conobbi molti anni fa a Milano. Era un uomo dalle evidenti difficoltà relazionali. Non un vero e proprio disabile mentale. Ma una persona confusa. E passava parecchie ore in chiesa, spesso si appiccicava a noi preti e non ci mollava più. Io – lo ammetto – alcune volte o cercavo di evitarlo o lo liquidavo in fretta. Molte volte non potevi perché a qualunque ora e in ogni momento chiedeva di essere confessato perché diceva di essere nel buio.

Era sinceramente innamorato di Gesù, ma continuava ad implorare di vederlo perché sosteneva di aver bisogno del suo aiuto. Ma non sapeva leggere i segni. Era sempre daccapo. Oserei dire – senza giudicare – vittima di un bisogno compulsivo di attenzione e di riconciliazione. Aveva necessità ogni volta della assoluzione. Di tanto in tanto per essere rassicurato, andava da tutti e tre i preti. Sovente mi faceva tenerezza. Se mi prendeva in un momento buono, però…

Sta di fatto che un bel giorno, per l’ennesima volta era lì con le sue osservazioni, domande e pretese alquanto improbabili e poco opportune. Una volta però mi sorprese e mi chiese: “A don Ma’” – era di origini meridionali – insegnami una preghiera che posso dire, così da esser sicuro che Gesù mi ascolta.

Io, lì su due piedi, non seppi inventarmi nulla. Però mi venne in mente questo brano di oggi. E gli dissi: “Nicola, tu devi essere come il mendicante cieco del vangelo. Devi ripetere all’infinito questa frase che lui disse… Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me peccatore!

Lui si illuminò in volto. Mi prese le mani. Me le baciò. E mi promise che lo avrebbe fatto per tutta la vita, ogni giorno della sua benedetta vita.

Molti anni dopo per caso celebrai una messa in quella parrocchia. Al termine Nicola sbucò, si avvicinò e mi sussurrò: “A don Ma’…guardo che io tutti i giorni, tutti i momenti…la dico la preghiera che mi hai insegnato; la dico, la dico…! La dico sempre!”

Ancora oggi – e sono passati più di vent’anni – quando mi imbatto in questo vangelo, mi ricordo cosa significhi essere mendicante di Dio. E mi ricordo anche di Nicola.

Don Massimo

Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo

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