Potessi essere capace di tessere un elogio della leggerezza! Ma non lo sono. Anzi, molti mi dicono che spesso che io stesso sono il prototipo della pesantezza. E non sto parlando dei miei 112 kg di stazza!! Brontolone, lamentoso, permaloso, puntiglioso… eh, facile nascondersi dietro al carattere!
Ammettiamolo: siamo circondati da persone pesanti che unite alle situazioni pesanti in cui spesso ci ficchiamo e ai tempi pesanti in cui ci capita di vivere…ci fanno sbuffare …. uff che barba!
E se poi penso, e purtroppo sono tante, alle croci vere e dolorose, che capitano a certe famiglie, in termini di malattie e di disavventure…come pastore del gregge, sovente – immedesimandomi – mi sento soffocare. Ci si sente proprio come quei buoi che non hanno scampo. Devono solo tirare l’aratro vincolati da quel giogo che li opprime.
La leggerezza, invece…ah…la leggerezza! Cosa vi viene in mente? Una piuma sull’acqua risollevata dalla brezza, un sorriso luminoso che ti penetra dentro, l’alito fresco di una bocca che ama, il sapore di un buon prosecco ghiacciato, il volo ampio di un gabbiano, la danza di Fred Astaire e Ginger Rogers…?
Quante realtà belle che risollevano dalle pesantezze della vita…basta saperne gioire.
Già, ma durano un attimo. Gesù invece ci dice: “Venite a me voi tutti affaticati ed oppressi. Ed io vi ristorerò!”
Con me il vostro peso diventerà leggero.