“Ho l’impressione che il mio pontificato sarà breve…quattro o cinque anni…” gli scappò detto a papa Francesco in un’intervista all’inizio del suo ministero. E siamo già all’ottavo di pontificato.
Questo dimostra che – ci piaccia o no, ci si creda o no – la Chiesa è nelle mani del buon Dio e del suo Santo Spirito. Per davvero, però! Del resto il Signore stesso – e anche qui: ci piaccia o meno (a molti non garba) – ha voluto che ci sia un primato.
Tutti gli apostoli sono uguali e quindi anche i loro successori. Ma su di loro si erge la figura di Pietro, voluta da Gesù come “primus inter pares”.
Oggi è la festa liturgica, antichissima che ci ricorda questa scelta di Gesù.
Gesù evidentemente aveva un progetto di condivisione e di amore, di giustizia e di pace che la Chiesa è chiamata a realizzare come testimonianza. Magari interpretandone forme e modalità lungo i secoli, ma senza mai permettersi di cambiarne i contenuti. Il gruppo dei suoi discepoli sanno che c’è da confrontarsi co questi dati di fatto. Se non lo si fa non si è cattolici, punto. Non è facoltativo.
E questo vale in tutto il mondo. Chesterton sosteneva che questo è il suo punto di forza!! E detto da un ex-anglicano dice tutto (si convertì nel 1922…)
La Chiesa è chiamata cattolica perché universale è diffusa in tutto il mondo, radunata intorno ai successori degli apostoli e in comunione fra le varie chiese locali. Queste chiese sono in comunione le une con le altre, con un comune sentire, con una comune esperienza. Da sempre i discepoli hanno riconosciuto a Pietro un incarico particolare, un ruolo specifico affidatogli dal Signore Gesù per l’utilità comune.
Ormai sarebbe anacronistico viverlo con un fare dispotico e anti-conciliare. Il papa insiste molto sulla collegialità e sulla corresponsabilità. Ma di fatto le chiavi sono nelle sue mani. Lui non è il padrone. Ma colui al quale sono state consegnate.
È il compito di custodire il deposito della fede. E a volte va fatto severamente. Anche io come parroco ho migliaia di chiavi da gestire e le do in fiducia a coloro che considero responsabili.
Ci sono molti che lo sono. Altri che le gestiscono da padroni. E costoro devono stare attenti perché se le usano male non solo fanno una brutta figura loro, ma la fanno fare anche al padrone della Messe!!!