Da alcuni decenni la Maddalena grazie ai romanzi alla Dan Brown che l’hanno resa famosa, con il principio femminino, la ricerca del Santo Graal… e tutto ciò che stuzzica la morbosa fantasia dei semplici creduloni, si parla molto di Lei. Il vangelo di oggi ce la propone al contrario nella sua veste di convertita all’amore di Gesù. E quando accade per davvero si dà un taglio al passato. Si cambia. Io mi immagino che anche fisicamente, nell’abito, nel volto, nel tratto… Maria la pubblica prostituta sia irriconoscibile. L’incontro con il vero IRRICONOSCIBILE è molto semplice. Il Risorto se proprio proprio dobbiamo immaginarcelo, pensiamo come si desidera la normalità.
La Maddalena innamoratissima di Gesù non lo riconosce??? Ma andiamo. Come quelli che camminavano verso Emmaus… quel Cleopa e il suo sodale. Cos’è questo non riconoscere una persona seguita, ascoltata, ammirata. La Maddalena lo scambia per il custode del giardino. Sempre più strano. Anche perché nel riprendere il dialogo, Maria scomoda proprio il titolo che si dà a Dio!!!
Cosa fa la differenza? Il sentire il proprio nome e soprattutto la voce. Aveva già smesso di guardarlo. Non era significativo per lei. Ma al suono della sua voce, si volta e lo chiama aggiungendo l’aggettivo possessivo che in alcune traduzioni viene omesso: “Maestro mio”. La persona risorta no, ma la voce sì… viene riconosciuta!!! L’irriconoscibile Maddalena riconosce l’irriconoscibile Gesù Risorto. È inutile dire che per Giovanni la conoscenza non è mai intellettuale, ma frutto dell’amore.
A voi non è mai capitato? A me anche di recente. Sentendosi al cellulare anche dopo dieci o vent’anni, la gente ti riconosce dalla voce!!! Oggi, giorno di Pasquetta dentro le mura ascoltiamo un po’ di più questo silenzio che ci circonda. E rintracciamo la voce del Maestro. Dove lo riconosceremo?
Immagine: Maestro della vita di Cristo sec. XIII-XIV, Noli me tangere