Profeti e Maestri

Atti degli Apostoli

Ad Antiochia si è già fatto l’esperimento della convivenza di ebrei e pagani convertiti: essi vivono insieme con attenzione e rispetto reciproco, consapevoli di avere alle spalle una cultura diversa. Occorrono verifiche per non sbagliare.

Questa operazione è molto più difficile per i pagani, fattosi cristiani, poiché richiede una sensibilità nuova che si adatti alla mentalità ebraica senza tuttavia assorbirne la legislazione del culto e le esclusioni che il popolo d’Israele fa rispetto agli altri popoli.

La Comunità cristiana ha sperimentato la bellezza e la speranza che Gesù ha portato attraverso la Parola e la conoscenza di sé agli apostoli. Così, in questa comunità, si è verificato che la fede si trasmette raccontando le parole e i fatti di Gesù e mostrando la propria testimonianza. Il Signore interviene, ma ha bisogno di una visibilità che accompagni il dono, anzi il dono della fede viene dopo questa manifestazione concreta e visibile di Gesù nei discepoli.

Impressiona la presenza autorevole dello Spirito. Luca ne parla come se fosse una persona in carne ed ossa. Agisce a ordina a profeti e maestri radunati per il culto del Signore: “Riservare per me Barnaba e Saulo per l’opera per la quale li ho chiamati”.

Vengono citate cinque persone: Barnaba, Simeone detto il Negro, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno di infanzia di Erode il tetrarca e Sàulo. Di questi rimarranno Simeone, Lucio e Manaen.  Mi piace questo brano del libro degli Atti, in cui Luca puntualizza con precisione circa i doni spirituali presenti tra i fratelli di Antiochia ed annovera Barnaba tra i “profeti” e Saulo tra i “dottori” (così sembra in quanto il primo lo elenca come primo nome ed il secondo lo elenca come ultimo nome tra le due categorie di doni).

È splendido vedere come lo Spirito del Signore unisce persone che umanamente non hanno proprio nulla in comune:

  • Barnaba era un giudeo proveniente da Cipro (Atti 4:36);
  • Simeone detto Niger era anch’egli giudeo (Simeone) ma il suo soprannome fa intendere che proveniva dall’ambiente romano del nord Africa;
  • Lucio proveniva da Cirene (nord Africa);
  • Manaen aveva amicizie altolocate, era amico di infanzia di Erode il tetrarca (a quel tempo Erode Antipa), colui che aveva fatto decapitare Giovanni e che aveva “processato” il Signore Gesù, dei due amici uno diventò nemico di Cristo, l’altro Suo servo!
  • Saulo, un ex fariseo di educazione rabbinica.

Siamo alla presenza decisamente del passaggio alla Chiesa ufficiale che piano piano si organizzerà attorno alla autorità degli apostoli.

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Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo

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