Li hanno voluti ricordare insieme, anche se in realtà i due grandi santi si sono visti poche volte. E in Galati c’è anche una sottile ironia di Saulo ormai diventato Paolo nei confronti dei super-apostoli, quelli considerati le colonne…
Però c’è il gran gesto di darsi la mano destra in segno di stima fiduciosa e rispetto dei reciproci spazi. Simone ormai Cefa, il capo apostolo per i Giudei. Paolo, strumento eletto per i pagani. E a dire l’intimo sodalizio, ecco la festa del Papa. Oggi il Vaticano celebra la sua patronale!
Oggi la Chiesa celebra in un’unica festa Pietro e Paolo, le due colonne che hanno reso grande la comunità di Roma. Due discepoli che, ognuno nella sua sensibilità, hanno reso un grande servizio al Signore.
Non c’è che dire: lo Spirito Santo ha molta fantasia, più di noi! E il Paraclito avrà infuso dell’umorismo alla Chiesa per farle decidere di celebrare insieme due fenomeni che, in vita, hanno avuto più di un’accesa discussione e più di uno scambio di vedute… Curtaz scrive molto bene nel suo blog:
«Pietro è stato chiamato da Cristo a diventare custode della fede, garante della integrità dell’annuncio che il Signore aveva fatto agli apostoli e al mondo. Ruolo non proprio adatto ad un umile ed illetterato pescatore di Galilea! Ma il Signore non guarda all’apparenza o alle capacità ma alla persona e al suo percorso. E Pietro, con la sua autenticità e la sua capacità di pentirsi per i propri peccati, ammettendo i propri sbagli, diventa capace di accogliere tutti senza giudicare nessuno. Pietro che diventa punto di riferimento per gli altri discepoli, presenza rassicurante e modesta della fedeltà al Signore. Paolo, invece, è il degno rappresentante di un mondo culturalmente aperto e dinamico, capace di riassumere in sé il meglio delle culture da cui proveniva. Il Signore lo ha chiamato per diventare strumento di evangelizzazione presso i pagani e a fondare la Chiesa fuori dai confini di Israele. Che grande dono di Dio sono stati!»
Immagine: Gli apostoli Pietro e Paolo. Catacombe di Sant’Ippolito (Roma). IV secolo.