parables

Qualcuno ha sostenuto che Gesù parlasse sempre in parabole. Marco in effetti sostiene al 4,33 che “…con simili parabole, molte, parlava loro la Parola, così come potevano capire, ma senza parabole non parlava loro”. Anche Giovanni lo ribadisce. Interessante, visto che il IV vangelo, infatti, non sempre è fedele alla trama dei sinottici e tuttavia su questo punto lo fa rincarando la dose. Anzi dice: “Viene l’ora quando non più in similitudini parlerò a voi ma apertamente del Padre annuncerò a voi” (16,25).

Quell’apertamente… palam… lo ripeterà nel tentativo di autodifesa durante il processo sommario subìto. Di fatto il numero di parabole è sorprendente. Si tratta di ben 42 parabole. Il card. Martini spiegava che «c’è chi ne conta fino a 60; però il numero di 42 è abbastanza fondato e include anche quelle piuttosto succinte, lasciando da parte le semplici similitudini, proverbi, comparazioni che sono evidentemente molte e che farebbero superare il numero di 60 considerato il più alto».

In Matteo sono 22! Dunque, c’è una volontà precisa in Gesù: sceglie di esprimersi così. E tuttavia ha sentito la necessità di “spiegarsi”. Mi intriga questo desiderio. Ma qui si va nel difficile. Ermeneutica biblica. Teologia. Analogia entis… ecc. ecc.

Accontentiamoci di chiederci perché Gesù parlava in parabole? Gesù parla in parabole perché c’è analogia tra il corpo e lo spirito. Utilizzando un linguaggio materiale, Gesù eleva i suoi uditori alle realtà del cielo, in maniera diretta e facile. Anche un bambino capirebbe. Lo faceva senza astrattismi o inutili concettualismi.

Noi cattolici affermiamo, a differenza del mondo protestante, che c’è una possibilità di dire il soprannaturale – per analogia – con il linguaggio della natura. e del mistero di Dio. Certamente il nostro Dio è misterioso e non si lascia mettere troppo le mani addosso da chi se ne vuole fare padrone. Ma con il Figlio è diverso!!! Il Maestro può ben spiegare senza fallare!!!

Il Dio di Gesù Cristo si può narrare perché è il Dio della storia. Le parabole e in genere tutto il Nuovo Testamento ci fanno capire che la rivelazione cristiana propone un Dio che è storia, è persona, è libertà. Perché si esprime, si comunica, si rivela ed è per questo che i fatti di Dio si possono narrare attraverso il racconto di fatti umani.

Se poi a spiegare il racconto è il Verbo incarnato stesso… Non si può certo essere in errore!!

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Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo

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