L’abbiamo visto ieri. Il Re è spaventato. Chi è questo Nazareno? Sarà mica il Battista risorto? Sarà mica Elia tornato col suo cocchio di fuoco? Ma su, siamo seri. I morti non ritornano!
Eppure, il terrore popola le sue notti insonni. Sembra che aleggi un fantasma attorno a lui, che dal deserto si intrufola nella sua camera regale. E lo tormenta.
Ma i profeti si possono ammazzare. La profezia è eterna. Perché la Parola è eterna. Troverai sempre qualcuno che sa interpretarla.
Ecco io ritengo che anche oggi molti si pongano domande riguardo all’identità di Gesù: ma non hanno il coraggio di dare una risposta decisa. Non concedono il beneficio che quest’uomo dica la verità, anzi: sia la Verità!
Ancora oggi molti parlano di Gesù: forse troppi. Io non riesco a stare dietro a tutte le pubblicazioni che escono. A volte mi danno la nausea. Più si scrive e meno si ascolta. Più si legge, e più ci si crea teorie.
Ma dopo duemila anni la domanda è sempre quelle e unica: Io, chi sono per te? Gesù lo chiede ai suoi discepoli e a noi: lascia stare ciò che pensano gli altri. Chi sono io per te? Cosa dici di me?
Dai! Proviamo a rispondere, seriamente. E io, cosa penso di Gesù? Chi è per me il Signore? Però non devo dare una risposta preconfezionata, da primo della classe. Gesù risponde con un segreto, il segreto messianico. Chiede di non sciuparlo, di non andarlo a dire a nessuno. Severamente lo impone. Nessuna scorciatoia. Vuole che ciascuno arrivi lì personalmente a riconoscerlo come il suo Signore, ai piedi della Croce.