In un intervento del novembre 2013, papa Francesco ebbe a dire: «Gesù ci chiede di pensare liberamente, pensare per capire cosa succede. Però la verità fondamentale è che da soli non possiamo! Abbiamo bisogno dell’aiuto del Signore. Solo così si possono capire i segni dei tempi. Lo Spirito Santo ci dà questo regalo, un dono: l’intelligenza per capire e non perché altri mi dicano cosa succede».
Nel brano del vangelo di oggi troviamo Gesù che rimprovera i suoi contemporanei (ma forse lo farebbe anche con noi) dal momento che pur avendo gli strumenti per capire le cose del mondo – per esempio riconoscendo i segni materiali della terra, possono fare previsioni in vista del tempo meteorologico – non sanno però valutare le cose spirituali pur avendone le capacità. Nel loro caso il tema era: il tempo messianico: il Regno di Dio e il vangelo (in senso letterale = “la buona notizia”) ormai presente in mezzo a loro. Quasi si stupisce per questo.
Dobbiamo svegliarci in questo, anche noi del terzo millennio. Non ci capiti più di ascoltare espressioni scoraggiate dai vescovi; mi ricordo una volta il card. Scola circa la posizione della chiesa nei confronti degli omosessuali (ma in genere delle questioni sempre più urgenti) esclamò: “Come chiesa abbiamo perso il treno…”. Oppure l’indimenticabile e inesorabile ultima intervista del card. Martini che dichiarava: “La Chiesa è indietro di duecento anni…”
Occorre recuperare. Ma non lasciandosi dominare dalla fretta o dal pressapochismo. C’è da essere attivi di fronte ai segni che Dio manda. E non si stanca mai di mandare. Imparare a riconoscere la volontà di Dio, attuare il suo messaggio attraverso il Cristo, che ha donato agli uomini un Regno di misericordia, di riconciliazione e di pace.
La volontà di non capire l’annuncio evangelico e di non attuare il regno di Dio ci pone di fronte alle nostre responsabilità, ci fa vivere da ipocriti, ci rende estranei di fronte alle vicende umane. L’intelligenza ci è stata donata per comprendere i segni che ci vengono da Dio, dal prossimo, dalle circostanze della vita.