ἐν ὁδῷ δικαιοσύνης così viene definito Giovanni il Battista dal Signore Gesù. È venuto sulla via della giustizia…e non gli avete creduto”
Sicuramente è un rimando al linguaggio del Primo Testamento. Per giustizia si intendeva quella rettitudine morale e religiosa di chi è disponibile a fare propria la volontà di Dio. Proprio qui in Matteo vuole indicare quella via vissuta secondo i precetti del Signore. Il pio israelita è un giusto perché osserva tutti i comandamenti.
Con il Secondo Testamento, si cambia un po’. Gesù chiede di superare l’atteggiamento degli scribi e dei farisei. Deve esserci un superamento, un andar oltre. Si oppone infatti al mero equilibrio di una bilancia, al legalismo del fariseismo. Cristo pone l’accento semmai sulle intenzioni del cuore, sede di un giudizio più sapiente e misericordioso.
La giustizia è dono di Dio. Anzi l’unico giusto è lui. Ed è giusto perché immutabile nel suo desiderio di salvezza. Egli inaugura il Regno che è appunto regno di giustizia. Lo cantiamo sempre nell’Alleluia di Taizè: “Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in più…”
È un’eccedenza che ci viene regalata. E invece noi siamo sempre lì con il bilancino dei nostri giudizi e pregiudizi. A lungo andare, scopriremo che pubblicani e peccatori saranno accolti meglio e prima di noi nel Suo Regno!!!