fantasma

Ma gli ebrei al tempo di Gesù credevano ai fantasmi? Non saprei rispondere. Ma nel brano di oggi compare proprio questo termine. È un derivato dal verbo φαντάζω che significa render visibile. Quindi anche questa è una manifestazione. Io non scomoderei, per il termine fantasma, ciò che intendiamo noi eredi della tradizione letteraria e cinematografica, un po’ medievale e un po’ americana. Non è nella sensibilità biblica.

Tuttavia ci sono episodi di presenze del regno dei morti che ritornano. Famosa la apparizione dello spettro di Samuele a Saul evocata dalla strega di Endor che decreta la sua fine come re, oppure nei libri dei Maccabei quella del sacerdote Onia che nell’atteggiamento di grande intercessore per la nazione, assieme al profeta Geremia, apparve in sogno a Giuda Maccabeo, il creatore dell’indipendenza nazionale.

Qui il contesto è decisamente meno macabro, anche se totalmente nuovo. Tanto da sorprendere e spaventare i discepoli. Ricordo che il mio maestro card. Ravasi nel corso biblico chiamava questo generi di “miracoli”: parabole in azione.

È un evento che viene registrato. Un fatto, ci piaccia a no. Evocativo e simbolico ma reale. Siamo nei giorni successivi alla Manifestazione epifanica per cui la liturgia ci sta dicendo: chi siete andati a vedere a Betlemme? Un semplice bambinello? No

Qui siamo alla presenza del Verbo incarnato, il Figlio di Dio fatto uomo davanti al quale bisogna prendere posizione. Gesù rivela la sua natura divina camminando sulle acque. È di conforto anche per noi tribolati da mesi. È di conforto anche alla chiesa contemporanea in questi tempi di riforma mal accettata. Siamo tutti sulla stessa barca – ha dichiarato papa Francesco. Ecco, ai discepoli terrorizzati perché in balia delle onde agitate da un vento impetuoso si manifesta Gesù come il Salvatore.

Il vento contrario. Altro grande tema. Da sviluppare insieme al remare inutilmente dei discepoli. E che dire della volontà di “oltrepassarli”?

Di fronte alla verità, questo tipo di verità, i discepoli urlano, strepitano, gridano, sono sconvolti. Il brano termina con la descrizione di chi non lascia entrare la verità di Cristo nella sua vita: erano meravigliati, incapaci di comprendere, dal cuore indurito.

Proprio come se avessero visto un fantasma… Ma era Gesù, non un fantasma!

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Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo

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