Tutti parlano del sabato fascista! Che qualche cosa di buono anche Mussolini ha introdotto…! Mah…però il sabato di riposo non l’ha inventato lui!!!
Grande cosa lo shabbat, il riposo settimanale! Una delle intuizioni per cui l’umanità ha da ringraziare il popolo ebraico. A noi sembra tutto scontato. Fa parte dei nostri diritti. Ma io sono nipote di contadini. E il mio povero nonno sosteneva che non esisteva il giorno del riposo…le vacche andavano munte tutti i giorni e così il lavoro nei campi. Poi si andavano a confessare, ma non perché avevano perso messa…quella era alle 5 o 6 del mattino…ma perché avevano lavorato di domenica, cosa che il “sciur Curat” non voleva.
Sono solo gli schiavi che non si riposano mai, perciò la norma del riposo sabbatico era così importante: per ricordare ad Israele che ora erano dei figli e che come tali si dovevano comportare. Non più schiavi! Lo erano stati per 400 anni. Poi il Signore udì il grido del loro dolore.
Poi l’originalità delle norme e la loro freschezza si contaminano. E così, al tempo di Gesù, il rispetto sabbatico era stritolato da un’infinita serie di prescrizioni che finivano per svuotarlo di amore. L’elenco minuzioso dei lavori permessi o meno, il numero dei passi che si potevano compiere e altre amenità del genere rischiavano di offuscare il significato profondo del precetto. Attualmente mi dicono che gli ortodossi attuali nemmeno possono schiacciare il bottone sull’ascensore!
Gesù, che ben conosce il valore della libertà, richiama all’essenziale chi lo critica, citando anche un brano della Scrittura in cui Davide viola una norma per necessità. Benedette allora queste spighe che i soldati di Davide colsero: simbolo di autentica libertà religiosa.