“Chi potrebbe mai disprezzare il giorno delle piccole cose?”
Zaccaria 4,10
Carissimi fedeli, alcuni mi stanno facendo notare che non scrivo più dal 1° aprile ultimo scorso. Desiderano trovare la mia parola pubblicata sul sito della parrocchia. Voglio ricordare che il mio impegno è durato un anno intero: dalla Domenica delle Palme 2020 al Giovedì santo 2021, un anno intero in compagnia del Signore (e anche mia!!!) per commentare un poco il vangelo del giorno.
È stato bello sicuramente, ma impegnativo assai. Essere fedele per 365 volte e far trovare pronto ogni mattino un pensiero non è semplice per un prete semplice come me, impegnato nella pastorale ordinaria di una grande parrocchia come San Gerardo al Corpo in Monza dove ci sono tante, troppe cose da fare.
Proprio l’Avvenire di ieri ha pubblicato un articolo che mi ha provocato. “Il sacerdote non un manager… ma uomo capace di relazioni vere”. Tanta roba.
Io preferisco gli incontri veri: parlarsi, guardarsi negli occhi, stringersi la mano… Però devo ammettere che ottenere commenti dall’altra parte del mondo o da vicini e lontani, amici e parenti, parrocchiani o sconosciuti… fa piacere. Stimola alla riflessione e al dialogo.
Quindi questi input che mi sono stati dati mi provocano e sto pensando di rimettermi in gioco e condividere ancora qualche scritto in maniera però meno continuativa di prima. Sto organizzandomi appunto, per onorare l’impegno.
Mi piacerebbe per esempio, dedicarmi alle “piccole cose”. Sì, nelle pagine del vangelo – se ci badiamo bene – in ogni pagina, soprattutto quelle scelte per la liturgia quotidiana della Parola c’è sempre qualche particolare che sfugge via ad una lettura e ritenuto superficiale, non interessante. Si fissa subito lo sguardo sul tema centrale, sul messaggio principale, sulla meditazione che ne deriva. Mi ci proverò. E vorrei dare questo titolo: Il Vangelo delle piccole cose. Una sorta di piccolo elogio delle cose marginali. Forse si scopre che perfino quelle nascondono un messaggio. Tutto è importante del Vangelo, persino le virgole.
Non a caso Gesù disse che nemmeno uno “iota” della Parola di Dio andrà perso…
Vediamo se ci riuscirò. Per ora cordiali saluti e infiniti ringraziamenti a chi mi ha per così dire…reclamato!