C’è qualcosa di perverso. Abbattere cose buone per costruirne altre. Io abbatterei cose cattive per costruirne delle buone. Non essere contento di una realtà già buona e pretendere di sostituirla con qualcosa di meglio…lo trovo rischioso e pericoloso. Innaturale. A meno che non si tratti di una chiamata superiore del buon Dio. Questo può capitare.
Magazzino, è la parola che oggi ho scelto tratta dal Vangelo di questa domenica. Erano dei veri e propri granai. Simbolo di benedizione del Signore a causa dell’abbondante raccolto, di per sé. Ma a causa della cupidigia, ecco che i granai si trasformano in qualcosa di demoniaco, di perverso. Sembra di vedere Paperon de’ Paperoni che si tuffa nei suoi magazzini pieni di denaro!!!
Scrive san Basilio: «E se poi riempirai anche i nuovi granai, che cosa farai? Demolirai ancora e ancora ricostruirai? Con cura costruire, poi con cura demolire: cosa c’è di più insensato, di più inutile? Se vuoi, hai dei granai: sono nelle case dei poveri».
Il ricco della parabola invece dice sempre «io» (io demolirò, costruirò, raccoglierò…), usa sempre l’aggettivo possessivo «mio» (i miei beni, i miei raccolti, i miei magazzini, me stesso, anima mia). Nessun altro entra nel suo orizzonte. Uomo senza aperture, senza brecce; non solo privo di generosità, ma privo di relazioni. La sua non è vita. Nel suo racconto, costruito come sempre ad arte dal maestro, c’è sempre il colpo di scena. “Stolto, questa stessa notte…” Gesù ammonisce a stare lontani da ogni “cupidigia”. La parola è un po’ ricercata: traduce un termine greco che vuol dire “cercare di avere sempre di più”. San Paolo chiarisce con una certa brutalità: “Cupidigia vuol dire idolatria” (Col 3,5). Ora, le ricchezze in sé non sono cattive, ma proprio per la potenza che il denaro possiede, per il senso di dominio che esso ingenuamente ti fa credere di avere, se il cuore dell’uomo non è purificato, egli arriverà a pensare e a comportarsi da “stolto”. La parola, nel linguaggio della Bibbia, è molto forte. Non è l’equivalente del nostro stupido, superficiale…tutt’altro. Viene usata per l’uomo che segue l’esempio di Adamo, che si sente dio, superiore a ogni legge. Invece Adamo è polvere e alla polvere ritornerà.
E i granai di chi saranno?