Preghiera fastidiosa

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Il giudice è Dio? La vedova siamo noi? La chiesa? Ecco, sta di fatto che questa vedova viene a rompere le scatole. Gli ebrei dicevano viene a “dare i pugni sotto gli occhi”! Più fastidiosa di così, non riesci a rimanere indifferente!!!

Può essere vero che Dio vuole “litigare” con noi. Ci sta. Non gli scivola tutto addosso. Desidera un corpo a corpo. Vi ricordate di Giacobbe al guado dello Yabbok? Ne va della nostra identità, della nostra dignità. Lui desidera essere infastidito. Sembra lì apposta, come lo è un giudice popolare per una vedova che va assistita. Solo allo Yabbok Giacobbe scoprì il suo vero nome: Israele.

Possiamo dunque ben dire che la vedova è figura della Chiesa, una sposa che ha perso il suo sposo. Una sposa che non si ricorda più che il suo sposo è lì ancora. Un giudice che si trasforma in vedovo. È Dio solitamente ad essere abbandonato. Non è nel suo stile abbandonare le sue creature.

Possiamo ben dire che se non arriviamo anche noi a dare i pugni a Dio sotto i suoi occhi, non saremo mai maturi nella fede. È una cosa grossa questo brano sul senso della nostra vita. Solo quando la vedova è così fastidiosa che il Regno di Dio accade. Prima è autosufficiente, prima va avanti ancora, prima non è disperata.

La sposa vedova perché ha messo in croce il suo sposo, finalmente adesso lo desidera davvero. Con lo stesso amore con cui lo sposo sé lasciato inchiodare. E ora finalmente lo desidera davvero. Con altrettanto amore. È questa la grande dignità della preghiera. La preghiera è realtà molto seria.

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Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo