Nemmeno un capello

capello

Non è una bella prospettiva quella che Gesù oggi ci presenta. Essere odiati per aver fatto qualcosa di male, forse ci sta. Ma essere odiati per aver fatto il bene? I discepoli di Gesù sono accusati per aver fatto il bene. Eppure fare il bene non accusa nessuno. Male non fare, dice il detto, paura non avere. Non bisogna farsi troppi film. I cristiani sono semplicemente sono odiati perché la tenebra odia la luce, la menzogna odia la verità, perché è sbugiardata dalla verità, e quindi è chiaro che uno che vive in modo diverso è perseguitato in un modo o in un altro.

Detto ciò, c’è questa parola precisa di Gesù che ci esorta a non preoccuparci: “Neppure un capello del vostro capo perirà”. Oddio! Gesù ha appena elencato una serie infinita e tremenda di persecuzioni…cioè morti su morti… E sarà proprio così: i fatti si realizzano subito; martirizzano Giacomo, martirizzano Stefano, dopo alcuni anni la distruzione di Gerusalemme… Gesù che cosa vuoi dirci?

Che possiamo anche essere uccisi ma nulla si perde di noi. “Perché nella vostra pazienza salverete la vostra vita”. Decisiva è la perseveranza. Perché la vita ce l’hai, se la sai dare. La vita non è qualcosa da trattenere, come il respiro, se lo trattieni muori. La vita è un dono e bisogna saperla donare per ciò che val la pena, cioè per l’amore, per la fraternità, per la giustizia. Allora l’hai salvata.

Più volte Gesù l’aveva detto: “Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà”.

Non è comprensibile a tutti. Anzi i più non riescono a capire. È un paradosso, so bene quello che sto sostenendo! Mal che vada… ti possono tagliare la testa, ma non ti torceranno i capelli, neanche un capello, cioè vuol dire che nulla va perso di te. Perché anche nella morte, non è una morte qualunque il martirio, fin dentro la morte affermi l’amore e la vita. Con l’amore la vita, più forte della stessa morte, si rinnova e già comunque viene. Quindi noi cristiani per sé siamo chiamati a questo tipo di martirio. Non a fare leggi particolari o crociate per noi, per salvarci, mettendo in croce gli altri. La nostra arma è quella di Cristo, ed è questa che vince il male del mondo, l’altra lo moltiplica. Val bene un capello…

Don Massimo

Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo

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