Lo Lasciò

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Ad un certo punto perfino il diavolo si stanca! Col Figlio di Dio getta la spugna. Non so con ogni figlio di uomo come me…pare che non si stanchi mai! Lo lasciò, sta scritto in questo brano terribile e tremendo delle tentazioni di Cristo. Osare tentare Dio. Mi consola. Chi sono io per non essere tentato, se perfino Gesù ha subito tale umiliazione?
E di questo verbo nel greco biblico ci sono almeno tre accezioni con una ventina di sfumature tutte interessanti. Non è il caso di riportarle tutte, ma alcune…

Mandare via. Dunque è Gesù che lo caccia? Dà l’impressione della noncuranza. Come se il Signore lo lasciasse perdere. Lo si usa per l’azione di un marito che manda via la moglie e divorzia. Per superiorità dunque. Non voglio discutere adesso, lasciami perdere. Dà proprio il senso della superiorità del Figlio di Dio. Noi non possiamo permettercelo questo atteggiamento! Non saremo mai superiori al diavolo!

Al contrario si usa anche per una sorta di concessione. Gesù dunque avrebbe concesso al demonio di agire nei suoi confronti. Anche qui Gesù pare padrone della scena. Non ha impedito al demonio di tentarlo. Lo lascia fare. Anche qui sarebbe pericoloso per noi! Non si gioca col fuoco. A meno che uno voglia bruciarsi di sua spontanea volontà. E noi sappiamo che qui Satana se ne va, ma poi tornerà…

E la terza accezione – con tante sfumature – è proprio quella fisica, quasi geografica. Lo lasciò, nel senso partì da lui. Andò via. Scegliere di andare da un’altra parte. Mi ricorda quando Legione si fece mandare nei porci! Addirittura c’è un tono quasi “morale” … abbandonare ingiustamente, poverino! Satana è sconfitto e deve gettare la spugna! Bisogna capirlo…
Vedete, ne: “Il ritratto di Dorian Grey”, Oscar Wilde sostiene che: “Il modo migliore per togliere le tentazioni, è cedervi”! Visione ironica e disincantata della realtà.

Qui il finale è diverso, diversissimo. Gesù riesce a superare le tentazioni non perché è un supereroe, ma perché si lascia servire. Luca lo esplicita con l’immagine degli angeli. Il superare la tentazione vuol dire ricevere il servizio degli angeli, che sono i servi di Dio per l’uomo. Dio, davvero, quando noi viviamo nel suo Spirito, è a nostro servizio. E nei brani paralleli si aggiungono anche le bestie selvatiche, le fiere, che rappresentano la pace messianica, ma soprattutto c’è anche un senso profondo: che cosa sono queste bestie?

Le bestie le conosciamo bene: sono le nostre fami, i nostri bisogni di cose, di persone, di Dio. Queste possiamo viverle o in modo bestiale, come possesso che sbrana tutto, oppure in modo filiale e allora siamo riconciliati anche con questi bisogni. E questi bisogni li viviamo da figli di Dio.

Don Massimo

Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo

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