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Essere Via

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Il vangelo delle piccole cose mi porta a concentrarmi sulla parola: via. Il messaggio di oggi è anticipato dall’esortazione di Cristo a non temere, a non lasciarsi turbare il cuore nemmeno se il maestro sta parlando della sua partenza, della sua morte. Lui sta dicendo che è necessario rimanere calmi anche se ci lascia, perché non ci lascia orfani. E la calma non è campata in aria. Ci arriva dalla certezza: “Continuate a credere in Dio e a credere in me”.

Ho l’impressione che noi contemporanei diamo alla fede una consistenza piuttosto generica. Gesù chiede anche di capire, di accogliere le sue parole e non con rassegnazione supina!

Gesù annuncia chiaramente che va a prepararci un posto. Tornerà perché anche noi possiamo essere dove c’è lui. E noi subito a reagire come Marta con Lazzaro: “Lo so che risorgerà, ma nell’ultimo giorno” – aveva obiettato. Qui ci è chiesto di più. Accettare che Cristo “muoia”, significa aprirci la via alla verità e alla vita in modo che noi sappiamo cosa fare e come seguire questa via. In fondo il suo andarsene è un nuovo tipo di presenza in mezzo a noi, cioè lui se n’è andato, ci ha aperto la via, ci ha preceduto, ci ha preparato il posto, ci ha mostrato la via e attraverso di lui noi, percorrendo lo stesso cammino. Avere questa chiarezza elimina il turbamento tutto umano.

Gesù ci sta dicendo insomma dov’è la nostra vera casa. Altrimenti sei in esilio, sei fuori posto, non sei te stesso. E non sai più chi sei. Tommaso e Filippo rappresentano la nostra voglia di saperne di più. Quanto siamo precisini a volte…! Una sorta di sbuffo: “Gesù sii più semplice, per cortesia. Non fare troppi giri di parole…”. Se ci dici il percorso, noi andiamo. Sembra la richiesta ad un navigatore satellitare ante litteram…!!!

E Gesù ancora più chiaramente non molla. La via non è una strada da percorrere. È una persona da seguire: io!! La verità non è astrazione ma una compagnia da frequentare. La vita non è riducibile al cuore che batte, ma è amare.

Tommaso è nostro gemello (Didimo significa questo). Lui scoprirà la via in maniera forte: di fronte alle piaghe del Risorto.

Don Massimo

Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo

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