Amareggia molto che, anche nella vita di un parroco, alcune relazioni giungano inderogabilmente al capolinea. Non è questione di perdono. Anche con le persone con cui ho rotto totalmente non posso dismettere i panni dell’uomo di Dio, dunque sempre pronto alla riconciliazione. Confesso con passione da trentacinque anni e posso dire che mai da me le persone si siano allontanate senza l’assoluzione. Me lo ha insegnato un vescovo buono che è in paradiso già da alcuni anni: “Massimo, se devi sbagliare, sbaglia per eccesso e non per difetto! Assolvi, assolvi sempre!”. Non so se è corretto dogmaticamente, pastoralmente…me ne assumo la responsabilità e me la vedrò con Dio direttamente quando mi presenterò davanti a lui.
Però ci sono casi in cui ogni tentativo di “rianimazione” sembra non far altro che peggiorare. Quasi tutte le persone credono di aver sempre ragione. In tal caso Gesù ci dice: «Quella persona sia per te come il pagano e il pubblicano». Ma cosa vuol dire? La risposta facile è: hai fatto tutto quel che puoi, adesso puoi fregartene… Anzi qualcuno vi può vedere la legittimazione dell’odio, io no. Però non tollero che queste persone possano ulteriormente complicare la vita delle relazioni comunitarie, già difficili e complicate di per sé.
E poi c’è da dire che lo stile di chi colpevolizza sempre gli altri non è Vangelo, non è la logica di Gesù. Guardando la globalità del messaggio cristiano infatti, scopriamo che il pagano e il pubblicano sono tra le categorie verso cui bisogno esercitare quell’amore gratuito, quell’amore folle di Cristo che ama non solo il prossimo ma anche il lontano; non solo il simile, ma il diverso; non solo chi ci è simpatico, ma anche chi ci fa patire. È dura, ma non smetto di chiedere questa grazia. Il favore lo faccio in primis a me stesso. D’altronde, solitamente non riesco a nutrire l’odio (forse lo provo solo per qualche contenuto politico dei nostri giorni) perché è una cattiva erba che rovina il giardino del mio cuore. Chi mi è lontano non mi sarà mai vicino quanto nella preghiera silenziosa e sofferta per lui/lei. E questo potrebbe anche rodergli!