Cerca
Close this search box.

I due figli

due-figli

Chissà quante volte ho risposto così ai miei genitori! Uffa… Ok, vado. Risposta da figli. Tipica. “Pentola di fagioli” mi chiamava mia madre! Un figlio, pur sbuffando, perché non ne ha voglia, poi esegue quanto richiesto. Normalmente questi “uffa” sono abbastanza tollerati e prevedibili: il padre sa che chiede una fatica ai figli, e non un passatempo o un divertimento. Non ne ho voglia. Questo primo figlio non fa mistero di quanto non voglia lavorare, ma non si ferma a ciò che sente, e dice il testo originale “si prese cura dopo”, ha il coraggio cioè di tornare indietro, di ripensarci, e fare quanto gli viene offerto dal padre. Questa cura guarisce le relazioni e permette di cogliere buoni frutti. L’altro sembra un militare. Militare falso, per la verità. Entusiasta, esclama: Sissignore! (Cioè: No, non mi va). Il il testo greco riporta: io signore! Vado io! Eppure questa esplosione di buona volontà si spegne subito, perché “non vi andò”. Chiama il padre “signore”, certamente un titolo importante. In questo caso non è allusione al Risorto, tanto meno a Dio onnipotente. Richiama per lo più quella persona che esercita diritti di proprietà assoluta, e chi si rivolge a una persona con questo titolo, intende fregiarla grandemente. Magari con servilismo. Non c’è tuttavia intimità in questa risposta, ma solo riconoscere che papà ha potere, forza, risorse, e lo temo per questo; quell’uomo non ha il mio affetto; gli obbedisco formalmente ma poi mi sento libero di fare il contrario. Mi sembra un po’ il fratello maggiore di un’altra parabola, con la sola differenza che quello là lavorava davvero! Alla fine Gesù chiede: Chi dei due ha compiuto la volontà del padre? Risposero: «Il primo». Domanda retorica? Anche no. Gesù chiede un discernimento preciso, una presa di posizione. Ogni volta anche noi caschiamo negli atteggiamenti diametralmente opposti dei figli. Tutto si gioca nell’ambito della relazione: se tu mi sei padre, potrò risponderti male, farti le mie rimostranze, dirti le cose in faccia (e non per questo mancarti di rispetto), ma alla fine prevale la relazione familiare, prevale l’affetto, e pur facendo fatica, cerco di vivere quanto mi viene proposto. Se tu sei per me un “signore”, un datore di lavoro, formalmente ti rispetto, accetto le tue proposte, ma ciò che dici non diventa parte della mia vita, rimane una regola scritta, non incarnata, e quindi facilmente trascurata e dimenticata.

 

Don Massimo

Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo

Adesione all'iniziativa

Iscriviti alla Camminata sulle Orme di San Gerardo

In occasione dell’Anno Santo Gerardiano proponiamo un cammino sulle tracce lasciate dalla devozione popolare per San Gerardo.

Compila il form lasciando i tuoi dati per iscriverti!

Iscriviti al Family Cine-Pizza

Lascia i tuoi dati e quanti posti a tavola desideri prenotare per mangiare insieme!

Il contributo per la serata è a offerta libera per un minimo di 7€ a persona, le prenotazioni chiuderanno Martedì 12 Marzo

Iscriviti al Pranzo di San Giovanni Bosco

Lascia i tuoi dati e quante porzioni desideri per prenotare il posto a tavola, il menù di questa giornata prevede:

-Polenta con le Salamelle
-Patatine fritte!

Il contributo per il pranzo è di 6€ a persona / porzione, le prenotazioni chiuderanno Giovedì 25