vergine

Che ansia a scuola quando c’erano le interrogazioni a sorpresa! Solo quelli che studiavano ogni pomeriggio potevano stare tranquilli. I devoti delle verifiche programmate le odiavano. Effetto sorpresa. Può procurare gioia. Può essere detestato. Come minimo un attacco di rabbia. Qualcuno, di panico. C’erano per fortuna i lecchini: “Posso offrirmi volontario oggi, prof.? ” mai tanto amati come in quei casi. Essere vergini, lontano da qualcosa di corporale…per me significa anche questo. “Lasciatevi sorprendere per essere veri”: così ragiona Dio, non svelando mai i suoi segreti percorsi. Il compito-a-sorpresa, poi, è il gemello della prima-volta: “La prima volta non si scorda mai!”, dicono quaggiù per raccontare un fatto che ha segnato un prima e un dopo nella vita di qualcuno.

E la prima volta di Maria accadde a Nazareth! Una prima-volta da batticuore. Nessuna avvisaglia le giunse nei giorni precedenti, nessun messaggero a sussurrarle “Fatti trovare pronta!”, nulla che le avesse fatto presagire qualcosa d’inaspettato. Iddio la colse impreparata: tale voleva trovarla, per misurarne i riflessi del cuore. Impreparata, ignorante. È della prima-volta l’ignoranza: non avendo mai fatto quella cosa, sei tutto agitato nell’apprestarti a farla. Maria la fa e rimane anche vergine. È bella come un meraviglioso giglio!

Picture of Don Massimo

Don Massimo

Parroco della Parrocchia di San Gerardo al Corpo