Al Vangelo delle piccole cose non poteva sfuggire questo dettaglio. Due scene simili, ripetitive dunque. Perché il due dice il doppio di uno ed è inizio di una conta. Di chiamate ne arriveranno altre… a due a due, fino a dodici, un numero istituzionale. Non si dice che lo seguirono ma che se ne andarono dietro a lui. Che differenza c’è?
Si tratta di un abbandono. Gesù chiama i figli, capite. Avesse chiamato i garzoni forse a Zebedeo non sarebbe importato nulla. Ma perdere chi avrebbe portato avanti gli affari di famiglia? In un certo senso i figli non si pagano…quello che è mio è già tuo. I garzoni sì. Potrebbero anche non amare la ditta. Tanto vengono pagati a ore.
Non si parla di disaccordi. Anzi, si dice ben due volte che subito lo seguirono. Una vocazione quasi militare. Obbedienza pura e simultanea. Probabilmente hanno avuto i loro problemi a lasciare indietro. Il subito è tipico di Marco che ha fretta, ma di fatto poi si riprendono subito tutto…Infatti li ritroveremo ancora a pescare, con la loro barca, con le loro reti; li ritroveremo con i loro difetti, delusi e nostalgici…però questo è il momento fondamentale dove sono stati chiamati e hanno capito che quello ha segnato la loro vita. Sono chiamati per una nuova pesca.
Possiamo rileggere la scena e constatare che la fede cristiana non è un insieme di idee ma è una relazione con una persona che fa un certo cammino. Gesù ti vede, ti
chiama, gli interessi, lo segui e quindi è questa relazione che si costruisce camminando e che verifichi a mano a mano. Chiara anche la proposta: diventare pescatori di uomini. Un Maestro che parla anche il loro linguaggio. L’uomo non si pesca ma essere tirato fuori dall’acqua perché viva, è il desiderio di ogni uomo. Aveva intuito che lì c’era pienezza di vita. Lì sarebbero stati felici: “Qui, dietro di me”. È bello il “qui”: in questa comunità. Non è generica la proposta. Il Maestro che fa il cammino con te, sempre, è lui che apre la strada, è lui che ti insegna non con quello che dice ma con quello che fa. Relazione libera e liberante.